Per scoprire l’idea che sta dietro alla vasta programmazione musicale di Jigeenyi che ci ha accompagnat3 da giugno 2021 a dicembre 2023, abbiamo chiesto al resident dj Cedric Kibongui, in arte Mastaced, di raccontarci la sua esperienza e i progetti a cui ha preso parte durante la sua carriera musicale, fino ad arrivare alla gestione delle serate musicali nel nostro circolo.
Il suo percorso inizia a fine anni ‘90 con l’esperienza di speaker su Radio Torino Popolare 97.00, e come P.R. per alcune delle storiche serate black della scena torinese come la Chocolate allo Zoo Bar.
Il suo percorso inizia a fine anni ‘90 con l’esperienza di speaker su Radio Torino Popolare 97.00, e come P.R. per alcune delle storiche serate black della scena torinese come la Chocolate allo Zoo Bar.
Il momento più significativo per lui rimane il suo ingresso nella CREAM Night al locale Fluido, che per 8 anni lo ha visto quasi ogni venerdì sera presente come resident dj al fianco di dj Luciano. In quel periodo nasce anche il collettivo AfrobeaTorino con il quale Cedric inizia ad organizzare concerti ed eventi oltre a partecipare a diversi festival in giro per l’Italia; in particolare il Jazz Re:Found ed il primo Felabration italiano svoltosi a Bologna nel 2012. Successivamente con dj Kensei crea il duo Soul Train, grazie al quale riesce a portare le loro selezioni musicali black anche in altri locali. Durante questi anni, ha la possibilità di collaborare ed entrare in contatto con moltissim3 artist3.
Per quanto riguarda il percorso del circolo Jigeenyi in cui è parte dell’organizzazione delle serate, la scelta di invitare artist3 afrodiscendenti risiede nel desiderio di creare un luogo in cui le persone si sentano sicure e accolte, ma anche un luogo in cui le persone afrodiscendenti facciano parte dello staff e non siano solo musicist3 o clienti. Secondo Mastaced infatti, l’accoglienza passa anche attraverso la scelta musicale. Una delle cose che apprezza di più di Jigeenyi è l’aver ritrovato la stessa atmosfera che si era creata anni prima al Fluido alle famose CREAM Night: persone appartenenti ad estrazioni sociali totalmente diverse che riescono a stare bene insieme. E la musica, assieme ai vari eventi che si realizzano, riesce a fare tanto. Mastaced ricorda infatti la prima volta che ha messo musica africana al Fluido e la reazione, soprattutto da parte dei ragazzi africani, di un entusiasmo indescrivibile che contagiava tutti. Come ci ha raccontato durante la nostra bella chiacchierata, quelle serate portavano anche altre persone a conoscere altre sonorità e modi di ballare che non avevano spazio nei luoghi “mainstream”.
Per quanto riguarda il percorso del circolo Jigeenyi in cui è parte dell’organizzazione delle serate, la scelta di invitare artist3 afrodiscendenti risiede nel desiderio di creare un luogo in cui le persone si sentano sicure e accolte, ma anche un luogo in cui le persone afrodiscendenti facciano parte dello staff e non siano solo musicist3 o clienti. Secondo Mastaced infatti, l’accoglienza passa anche attraverso la scelta musicale. Una delle cose che apprezza di più di Jigeenyi è l’aver ritrovato la stessa atmosfera che si era creata anni prima al Fluido alle famose CREAM Night: persone appartenenti ad estrazioni sociali totalmente diverse che riescono a stare bene insieme. E la musica, assieme ai vari eventi che si realizzano, riesce a fare tanto. Mastaced ricorda infatti la prima volta che ha messo musica africana al Fluido e la reazione, soprattutto da parte dei ragazzi africani, di un entusiasmo indescrivibile che contagiava tutti. Come ci ha raccontato durante la nostra bella chiacchierata, quelle serate portavano anche altre persone a conoscere altre sonorità e modi di ballare che non avevano spazio nei luoghi “mainstream”.
La scelta di mettere in risalto artist3 afrodiscendenti nasce dalla mancanza di spazi dedicati a loro che, malgrado la loro bravura, non vengono inclusi nella maggior parte delle programmazioni. Riuscire ad organizzare serate musicali insieme al nostro Papis, ha rappresentato anche un modo per attirare giovani persone africane residenti in Barriera, che altrimenti sarebbero rimaste chiuse in pochi isolati, dove non trovano un luogo che permetta loro di entrare in contatto con altre realtà torinesi. Cedric considera la musica un linguaggio universale e per questo motivo, lui e gli organizzatori, hanno deciso di usarlo per creare una reale integrazione. Secondo il suo punto di vista, Jigeenyi è il posto ideale per raggiungere questo obiettivo. Jigeenyi, collabora inoltre da molto tempo con diversi collettivi torinesi, tra le collaborazioni più frequenti troviamo Raggamuri Family, Madò Che Crew Hi Fi, Shamss o Creweed, la cui missione viene sempre accolta con entusiasmo.
Tra alcun3 dell3 artist3 più conosciut3 che Cedric e l3 altr3 organizzator3 hanno portato da Jigeenyi ci sono Ashraff 30, Raphael, Afrodream e Avex, un giovane artista emergente e con tantissimo talento. Inoltre grazie al festival CreativAfrica, sono stati invitat3 artist3 come Sona Jobarteh, Sista Awa, Fulu Miziki e dj Nina Kipiani, conosciutissima nelle serate afro in Italia. Ma come ci spiega, la lista è lunga ancora!
Dal suo punto di vista, gli incontri più significativi degli anni passati sono tanti; in ambito musicale, ha avuto modo di incontrare ed avere a che fare con artisti come Manu Dibango, Seun Kuti, Blitz The Ambassador, Ebo Taylor, i The Park, Roy Ayers, Lokua Kanza, Luciano “The Messenjah”, Askala Selassie, Willie Peyote, i Bluebeaters, M.O.P., Mobb Deep e molt3 altr3. In ambito letterario, ha incontrato anche scrittori e scrittrici e regist3 come Serge Bilé, Eugène Ebodé, Maitre Moudileno Massengo – primo avvocato congolese ad operare nel contesto francese ed ex ministro della giustizia in Congo – al quale ha fatto da interprete durante un convegno. Un pensiero speciale lo vuole dedicare a Johanne Africot, attivista e creatrice del magazine culturale GRIOT che lo ha coinvolto in diversi eventi come lo Stay Black e il panel “Sangue Misto” all’interno del Jazz Re:Found, in cui hanno avuto l’opportunità di parlare e creare tavoli di discussione sull’assenza di artist3 afrodiscendenti all’interno della scena italiana. In questo contesto, sono stat3 invitat3 artist3 come David Blank, Tommy Kuti, Mudimbi, Ariam Tekle, Technoir e Vhelade; tutt3 artist3 presenti in Italia, con doppia cultura e storie diverse da raccontare e soprattutto, discorsi concreti da esporre sulla questione.
Tra alcun3 dell3 artist3 più conosciut3 che Cedric e l3 altr3 organizzator3 hanno portato da Jigeenyi ci sono Ashraff 30, Raphael, Afrodream e Avex, un giovane artista emergente e con tantissimo talento. Inoltre grazie al festival CreativAfrica, sono stati invitat3 artist3 come Sona Jobarteh, Sista Awa, Fulu Miziki e dj Nina Kipiani, conosciutissima nelle serate afro in Italia. Ma come ci spiega, la lista è lunga ancora!
Dal suo punto di vista, gli incontri più significativi degli anni passati sono tanti; in ambito musicale, ha avuto modo di incontrare ed avere a che fare con artisti come Manu Dibango, Seun Kuti, Blitz The Ambassador, Ebo Taylor, i The Park, Roy Ayers, Lokua Kanza, Luciano “The Messenjah”, Askala Selassie, Willie Peyote, i Bluebeaters, M.O.P., Mobb Deep e molt3 altr3. In ambito letterario, ha incontrato anche scrittori e scrittrici e regist3 come Serge Bilé, Eugène Ebodé, Maitre Moudileno Massengo – primo avvocato congolese ad operare nel contesto francese ed ex ministro della giustizia in Congo – al quale ha fatto da interprete durante un convegno. Un pensiero speciale lo vuole dedicare a Johanne Africot, attivista e creatrice del magazine culturale GRIOT che lo ha coinvolto in diversi eventi come lo Stay Black e il panel “Sangue Misto” all’interno del Jazz Re:Found, in cui hanno avuto l’opportunità di parlare e creare tavoli di discussione sull’assenza di artist3 afrodiscendenti all’interno della scena italiana. In questo contesto, sono stat3 invitat3 artist3 come David Blank, Tommy Kuti, Mudimbi, Ariam Tekle, Technoir e Vhelade; tutt3 artist3 presenti in Italia, con doppia cultura e storie diverse da raccontare e soprattutto, discorsi concreti da esporre sulla questione.