Aperitivo e presentazione “Il razzismo nei mass media” di Marilena Delli Umuhoza e Ian Brennan. Concerto di Chris Obehi.
Chris Obehi, nome d’arte di Christopher Goddey, nasce in Nigeria nel 1998. Durante l’infanzia viene introdotto alla musica gospel dalla famiglia. Nel 2015 fugge dal suo paese a causa delle persecuzioni religiose portate avanti da Boko Haram. Giunto prima in Libia, quindi a Lampedusa e infine a Palermo, dove stringe amicizie alle jam session facendosi notare come bassista. Qui intraprende gli studi di contrabbasso al conservatorio Alessandro Scarlatti e apprende da autodidatta la chitarra: nel frattempo matura grande interesse per la musica tradizionale siciliana, imparando le canzoni di Rosa Balistreri; nell’inverno 2018 un video nel quale suona “Cu ti lu dissi” raggiunge nell’arco di tre settimane quasi un milione di visualizzazioni. Nel 2019 realizza più di 100 concerti, attraversando tutta la Sicilia e poi in Sardegna e in Lombardia, suonando e raccontando la propria storia per locali, associazioni, club, manifestazioni e festival: il memoriale di Peppino Impastato (Cinisi), Mondo Sounds Festival (San Vito Lo Capo), FestiValle (Agrigento) e Meeting Del Mare (Marina Di Camerota); partecipa al cast della prima dell’opera “Winter Journey” di Ludovico Einaudi al Teatro Massimo di Palermo. Nel dicembre 2019 vince la Targa Siae – Giovane Autore a “Musica contro le Mafie”. Nel gennaio 2020 vince il XIX Premio Rosa Balistreri e Alberto Favara.
Il primo album di Chris Obehi, uscito per 800A Records, si chiama “OBEHI”, che in lingua Esan significa “mani d’angelo”. L’album è composto da canzoni in italiano, inglese, siciliano, Esan e Pidgin nigeriano e il tema principale è la lotta alla difesa dei diritti umani. Le melodie dell’album sono semplici e ruotano attorno a pochi elementi uniti efficacemente: il beat della batteria ispirata allo stile afrobeat, il basso dall’energia afro esplosiva e le chitarre soliste.
Marilena Delli Umuhoza e Ian Brennan lavorano da oltre dieci anni ad album di successo internazionale con protagonisti artisti di strada dai paesi meno rappresentati del mondo. In questo straordinario viaggio sul razzismo mediatico, Marilena (scrittrice, regista e fotografa italo-rwandese) parlerà del suo libro-testimonianza “Negretta -Baci Razzisti” e del ruolo cruciale della rappresentazione all’interno del tema dell’identità per le nuove generazioni di italiani. Ciò offrirà uno spunto di riflessione sul movimento Black Lives Matter e il razzismo istituzionale in Italia e nel mondo.
Ian Brennan (produttore californiano pluripremiato ai Grammy’s) espanderà la tematica del razzismo trasponendolo al settore della musica. In un mondo dominato da un sound occidentale, Brennan farà un punto sulla mancata diversità all’interno di un sistema in cui la tecnologia svolge un ruolo centralizzante, invece di distribuire e condividere tale potere in modo equo e democratico. Parlerà del modo in cui commercializzazione e produzione di massa abbiano finito per corrompere le arti mettendo a rischio la cultura della condivisione. Spiegherà come i paesi industrializzati finiscano così per ricolonizzare il mondo attraverso i mass media che minacciano le culture autoctone. E illustrerà come l’idea che il pubblico fruisca della musica in maniera indipendente sia pura illusione.
L’incontro culminerà con scatti e filmati dalle aree più remote del mondo e musicalmente invisibili, che illustreranno anche il processo di registrazione di Brennan nel pieno rispetto della libertà espressiva degli artisti più svariati: venditori di topi, prigionieri, gruppi ostracizzati e molti altri.
Marilena Delli Umuhoza ha un Master in Lingue e Letterature straniere per la Comunicazione Internazionale e ha studiato cinema alla UCLA di Los Angeles. Madre dal Rwanda, padre di Bergamo, ha firmato due libri sul razzismo in Italia. Fotografa e regista, ha lavorato col marito Ian Brennan a circa 30 album di artisti da tutto il mondo, soprattutto da paesi meno rappresentati come Rwanda, Sud Sudan e Malawi.
Ian Brennan è un produttore musicale pluripremiato ai Grammy’s, che negli ultimi 10 anni ha lavorato a circa 30 album per artisti internazionali (Tinariwen, Zomba Prison Project, Ramblin’ Jack Elliott) da tre continenti (Africa, Europa e Asia). Autore di sei libri, tiene seminari di prevenzione alla violenza in tutto il mondo dal 1993 per organizzazioni prestigiose come l’università UC Berkley, la University of London e la New York’s New School.